Lo scorso fine settima a Civita con gli Stati generali di Futura, ha avuto inizio un percorso di sana ristrutturazione della politica calabrese.
Perché proprio a Civita?
Per la sua predisposizione storica, geografica e culturale calabro-arbëreshe, di città dell’accoglienza e, soprattutto, per la tenacia dimostrata dopo la sconvolgente vicenda del Raganello della scorsa estate.
In quella triste occasione, Civita ha dimostrato la sua grande capacità di amare e soccorrere in ogni modo il prossimo.
In un periodo storico come il nostro, in cui il razzismo è malcelato dietro tanti messaggi, abbiamo bisogno di tenere presenti esempi reali di inclusione e multiculturalità che convivono insieme da secoli nella nostra Calabria, come accade a Civita.
La sinistra riparte da Civita. #Futura
Un ringraziamento particolare al Maestro Antonio Oliva Artista per il meraviglioso dipinto che ha voluto donare e dedicare alla cultura dell’accoglienza ed alla città’ di Civita.
Giuseppe Giudiceandrea